Novembre

8 – 9 NOVEMBRE: TRE TERRIERI - LA POLITICA TERRA TERRA

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Scritto, diretto e interpretato da: Roberto di Marco, Fulvio Maura, Angelo Sateriale. Prod. Associazione Cicolocchio

Tre TerrieriTre TerrieriLa politica ma quella terra terra, quella che tocca ognuno di noi e, in un concentrato di battute e risate sagaci, racconta la politica di oggi. La storia si muove intorno alle gesta di tre fratelli che, avendo vissuto vite parallele attraverso esperienze diverse, si ritrovano, dopo la morte dei genitori, a gestire per la prima volta insieme la fattoria di famiglia. Da qui litigi, fraintendimenti, trame oscure, risate e prese in giro si alternano in un testo serrato e pungente.

La suggestione che plasma e attraversa l’intero spettacolo è ispirata alla stessa suggestione che utilizza George Orwell ne “La Fattoria degli animali”. Il testo, facendo propria l’orwelliana metafora della fattoria come microcosmo che rappresenta il macrocosmo della società, vuole trasporre in scena l’attuale situazione politica italiana, disperata, grottesca e surreale proprio come lo spettacolo.

Il tutto viene raccontato attraverso un dialetto inventato, nuovo, unico, ispirato alle sonorità del meridione, che nella bocca del più colto dei tre fratelli si fonde insieme ad un latino maccheronico e divertente. Un dialetto che se pur distante da quello parlato dal popolo riesce a coglierne l’essenza. Esattamente come fa la politica oggi: solo apparentemente distante dall’uomo della strada, ma in realtà intimamente vicina ai valori di tanti, troppi italiani.

Roberto Di Marco, Fulvio Maura e Angelo Sateriale sono i protagonisti di questo brillante spettacolo, diretto dai tre, versione integrale dell’omonimo corto vincitore del concorso “Autori nel cassetto, attori sul comò 2013”, trasposizione teatrale della serie web “Tre Terrieri – La politica terra terra” e “Migliore Drammaturgia” al Fringe 2014 (nomination).

TRE TERRIERI : uno sguardo diverso e allegorico sulla stretta attualità!

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

22 – 23 NOVEMBRE: L’AMANTE

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di Harold Pinter. Con: Davide Mancini, Angela Ciaburri. Regia: Massimo Mesciulam. Prod. Compagnia Randevù

403435_4184231293709_2090339809_n (2)622379_4040590027399_1356645775_o (2)l'amante 5 (2)             Con “L’amante”, Pinter ci offre uno scorcio di vita coniugale e al tempo stesso una vertiginosa sciarada sulla natura ambigua ed elusiva della realtà.Il testo è sviluppato attorno al gioco di Richard e Sarah chiusi nel labirinto di un raffinatissimo e pericoloso gioco di ruolo.Cosa fa sì che Richard accetti così di buon grado il rapporto adulterino di sua moglie; Qual è il segreto che si cela dietro il complesso e regolatissimo rituale amoroso fra Sarah e il suo amante; perché Richard, in superficie così accondiscendente, non riesce a trattenersi dal dissacrare l’idillio erotico fra sua moglie e l’amante; E soprattutto: chi è “l’amante”? Le risposte si trovano nello svolgersi della narrazione:  attraverso la molteplicità di livelli di comunicazione e di regole messe in atto dai due protagonisti, vengono a galla emozioni e sentimenti che tengono in piedi un gioco pericoloso e perverso senza il quale la coppia sembra non trovare la sua forza e ragione di essere.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

Dicembre

6 – 7 DICEMBRE: CIAO AMORE CIAO

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Di e con Nino Racco
Allestimento scenico Antonella Iemma
Produzione Piccolo Teatro Umano

tenco 3tenco 3561639_458196284220417_1765542628_nCiao amore ciao fu l’ultima sofferta e intensa canzone di Luigi Tenco, presentata al 17° Festival di Sanremo nel 1967. Dopo di che gli occhi e la voce di Tenco si spensero per sempre, ma non si è spenta l’influenza, la memoria e il segno forte lasciato dal cantautore.In questo spettacolo Nino Racco offre la sua arte narrativa alla ricostruzione dell’ultimo “calvario poetico” che precede il fatale debutto sanremese. La versione del 2013/14 dello spettacolo è arricchita dalle videoproiezioni curate da Antonella Iemma. Il lavoro – cadenzato tra canto e racconto –  poco si sofferma, e volutamente, sui risvolti cronachistici, per incentrarsi e mettere in scena invece il dramma poetico e artistico di Tenco, che è dramma della poesia e della creatività travolte dalle ciniche leggi della mercificazione discografica e spettacolistica.  Di Luigi Tenco rimane indelebile il ruolo da lui svolto nella storia della canzone, l’aver accelerato se non inaugurato il capitolo della canzone d’autore in Italia.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

20 – 21 DICEMBRE: MENEFOTTO

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di e con Rocco Barbaro

rocco barbaro prova di stampa manifestoBrillante autore ed interprete, racconta in tono ironico la sua esperienza di emigrante calabrese alle prese con la stressante realtà milanese, proponendo un cabaret acuto con risvolti satirici, decisamente coinvolgente. Il suo umorismo ricorda quello di altri attori dell’area milanese che hanno fatto scuola come Dario Fo, Giorgio Gaber o Paolo Rossi, comici della parola più che del gesto, ricavando il proprio successo dall’interpretazione, in diversi stili, di ciò che avviene nella società.

Dai più importanti programmi televisivi nazionali:
Pippo Chennedy Show, Maurizio Costanzo Show, Zelig, Colorado Cafè, ecc.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

Gennaio

3 – 4 GENNAIO: I TORMENTONI DEL SIGNOR K

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di e con Daniele Gonciaruk e con Gerri Cucinotta e Francesco Natoli


I Tormenti del Signor K (1)
In una società come la nostra, sempre più piena di contraddizioni, i “i signor k” (in una estremo senso di perdita d’identità) ovvero gli uomini esclusi, derisi, emarginati, impoveriti dal capitalismo moderno, si moltiplicano tra l’estenuante precariato, la cattiva politica e la perdita di quei fondamentali valori che dovrebbero essere propri in una democrazia moderna ed evoluta. Cosa accade ad un uomo se una mattina si sveglia in una cella di un carcere senza sapere come e perché e scopre d’improvviso che il mondo gli si è rivoltato contro? In questa particolarissima messa in scena del testo i tanti personaggi della pièce (15) vengono interpretati da 3 soli attori in una girandola grottesca di invenzioni sceniche e trasformismo trasformando la tragedia in puro divertimento, aprendo attraverso la sintesi grottesca, una profonda riflessioni sui tempi che viviamo.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

17 – 18 GENNAIO: ANNA CAPPELLI

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di Annibale Ruccello. Con: Silvana Luppino. Regia: Christian Maria Parisi, Prod. Teatro Primo

Anna Cappelli è un’impiegata che, nell’Italia degli anni ’60, vive ai margini della società, tra camere con uso di cucine in comune, uffici grigi e polverosi ed il sogno di una casa tutta sua e di un uomo che la prenda in sposa. La sua risposta alla solitudine, dopo l’ennesimo abbandono, sarà violentissima ed insieme teneramente straziante. Un monologo ironico e tagliente sviluppato attraverso una messinscena teatrale strutturata in sette quadri che coinvolgono e divertono lo spettatore guidandolo  sin dentro la psiche del personaggio.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

Febbraio

1 FEBBRAIO: L’OCCASIONE

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Di e con Marco Cavallaro. Prod. Esagera . * Prevista doppia replica 18:15 – 21:00

Foto ufficiale10636146_930188390328954_1856901691741607951_nLui.
Entra in un bar, La sua anima è come il suo cappotto, bagnata.
Siede, ordina da bere e intanto nella sua mente continuano a risuonare parole e frasi di una lei. Una sola frase sembra non abbandonarlo un attimo: “ …E’ finita…”
Quello credeva fosse sicuro, quello che dava per scontato non finire, quello che era per sempre, viene meno. Improvvisamente lo perde.
“Finita…vuoi capire…finita”

Ma la vita si sa, dà sempre un’altra occasione. Dopo aver raccontato l’inizio di una storia d’amore con “CHEEK TO CHEEK”, la vita di coppia con “PERICOLO DI COPPIA”, arriva il capito finale della “trilogia” sull’amore scritta da Marco Cavallaro. Con il suo solito stile divertente, dissacrante e romantico quanto basta, Cavallaro, affronta la fine di una storia d’amore, il dolore di una rottura improvvisa, chiedendosi il perché sia successo, il tutto condito da tante risate e molta riflessione.

 L’amore da sempre un’altra occasione…

Inizio spettacolo: Doppia replica Domenica ore 18:15 e ore 21:00
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

21 – 22 FEBBRAIO: INNOCENTE O INNOCENTE?

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Scritto e diretto da Antonella Bagorda. Con Antonella Bagorda e Valentina Tramontana

Innocente o Innocente (3)Innocente o Innocente (7)Il testo, considerabile ed intendibile sia in forma letterale che simbolica, tratta in entrambi i casi un’inadeguatezza e un’incapacità di vivere nella società attuale, dovute anche e soprattutto al mal funzionamento di una giustizia quasi inesistente piuttosto che all’incapacità di accettare sé stessi in un’inaccettabile società. Dal testo può scaturire un senso pessimistico di distruzione e di autodistruzione che porta allo spegnimento di entrambe le protagoniste in modo differente ma altrettanto forte e reale. Una critica alla giustizia, un affronto al potere o un attacco all’animo di ognuno di noi?! Questo è il dubbio che si spera resti nella mente del pubblico. Ciò che ci si pone come ambizione finale è che, a fronte di tali vicende, si smuovano giudizi, positivi o negativi che siano, nei confronti del testo, dell’autrice, di sé stessi o della società in cui siamo costretti a vivere.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

Marzo

7 – 8 MARZO: HAUS

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Di Mario Giorgi. Realizzato e interpretato da Chiaraluce Fiorito
HausMonologo romantico-umoristico, HAUS parla di teatro ma non è uno spettacolo teorico. Partendo da un iperrealismo di situazione, presenta una figura femminile nel contempo calata nel quotidiano (per sensibilità, per emozioni) e da esso esclusa (per ruolo, per destino), alla ricerca di una “casa” che non trova, una casa di cui ignora l’indirizzo ma che si ostina a vagheggiare.

“Haus” di Mario Giorgi, autore bolognese, mi ha ispirato una sorta di stand up imperniata su un giro di boa tutto teatrale; Il testo parte da un iperrealismo di situazione e a poco a poco porta lo spettatore a interrogarsi su alcuni passaggi esistenziali attraverso la “macchina” umana\teatrale.
L’attrice si presenta al pubblico scusandosi perché non potrà fare lo spettacolo ma poi inizia a chiedersi quanto la fedeltà al testo e alla realizzazione giustifichi la sottomissione all’autore (come a un padre putativo) e cioè, per esempio, che senso abbia rimanere tutto il santo giorno in camerino a sognare una casa fuori dal Teatro…
A tratti passionale, a tratti ostile, l’attrice pare comunque tutta tesa a raggiungere l’essenza, la carnalità, la verità del suo creatore (l’autore); il problema però è che appunto non può andare in scena, dato che ha una  brutta allergia della pelle e invece l’autore pretende da lei che reciti completamente nuda.

“Ma perché nuda? Perché devi spogliarti l’anima, davanti a loro.”

“Haus”, un monologo senza veli.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

21 - 22 MARZO: TRE DESIDERI

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Di Ben Moor. con Elisa Benedetta Marinoni e Mauro Parrinello regia Mauro Parrinello supervisione artistica Ben Moor. Prod. Pierfrancesco Pisani / OffRome / Bottega Rosenguild / Compagnia dei Demoni

Tre desideritre desideriFlip e George sono una giovane coppia prossima alle nozze. All’indomani della loro festa di fidanzamento, una misteriosa nuvola attraversa il nostro pianeta sconvolgendone le sorti: ogni essere umano avrà infatti l’opportunità di vedersi avverare i primi tre desideri che esprimerà. Sogni di glamour e fama si sostituiscono al grigiore quotidiano: “Le persone in cassa integrazione riebbero indietro il loro impiego. I ciechi cominciarono a vedere, i sordi a sentire, i balbuzienti ricevettero in dono l’eloquenza, le cose semplici divennero grandiose, le cose sbiadite luminose. La realtà ti appariva come sarebbe potuta diventare, e potevi diventare la persona che avresti sempre voluto essere”. Cosa cambierà nelle vite di Flip e George al passaggio di questa strana nuvola? Cosa sceglieranno di desiderare? E i loro desideri li avvicineranno, o li spingeranno lontani l’uno dall’altra?

Acclamata al Festival di Edimburgo del 2001, Tre Desideri è una commedia dall’humour irresistibile, una delle più interessanti prove del genio umoristico e irriverente di Ben Moor.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

Aprile

18 – 19 APRILE: BUONE VACANZE, TRILOGIA CON MURO, BORSA E BAMBINO

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Di Carlo Tolazzi, con Maurizio Zacchigna Regia: Marcela Serli

buone vacanze...buone vacanze...Vacanze, vuoti, assenze. Assenze che incidono, che segnano, che possono  stravolgere una crescita. Frequenti quelle dei padri, ai quali un retaggio culturale purtroppo ancora attuale concede di prendersi appunto una vacanza dopo la fatica del concepimento (o il gran regalo dell’inseminazione, bontà loro…) lasciando alle madri l’estenuante e reiterato impegno della cura della prole. Tre storie molto diverse, che spingono al limite gli effetti di queste vacanze: una madre-coraggio e mannara insieme, ingombrante e ingegnosa; una tragedia figlia di briglie troppo allentate; una responsabilità inesistente, forse figlia di sé stessa, che rifiuta a priori il coinvolgimento. Non ci sono morali in questa triade, ci sono invece dei comuni denominatori (i bambini, certo, ma anche tre muri con tre valenze assai diverse, tre borse che contengono la morte e la vita) e soprattutto ci sono vicende vere, verificate, accadute, che si compenetrano per rappresentare ciò che Zygmund Bauman definisce “liquidità” nei rapporto padre-figlio.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

Maggio

23 – 24 Maggio: GENESIQUATTROUNO

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Liberamente ispirato alla vicenda di Caino e Abele
di Gaetano Bruno
diretto e interpretato da Gaetano Bruno e Francesco Villano

genesiquattrounogenesiquattrouno 2Due uomini si risvegliano dentro un cerchio di frutta. Lo stesso luogo che hanno eletto, nell’infanzia, oasi d’avventura per sentirsi al riparo dal mondo. Sono molto diversi tra loro. Il Primo è impaurito, spaesato e stenta a riconoscere sia il luogo sia l’altro. Il Secondo invece, a proprio agio, continua a cercare la complicità del primo. Fa dei versi strani, gli si avvicina con sguardo severo, poi ride, lo invita a giocare con lui. L’altro sembra non capire, appare timoroso e più volte rifiuta quegli inviti a varcare la circonferenza per terra, ma il Secondo non demorde, s’inventa un altro gioco e ci prova ancora e ancora. Non parlano. Il Primo si fa capire con un codice di gesti e suoni affinato nell’infanzia. Il Secondo lentamente sembra ricordare, a poco a poco la diffidenza iniziale cede il passo al riconoscimento di sangue e i due confermano il loro affetto nella tana dell’infanzia che ha sancito la loro alleanza. Sono due bambini. Si rincorrono, scherzano, ridono.  Si vogliono bene, sono fratelli. Sembra quasi che tutto sia tornato come prima. Come quando da piccoli cercavano di stabilire un contatto con quel Dio sconosciuto cui dedicavano le preghiere da loro inventate, quello stesso Dio cui hanno imparato a donare la parte migliore del proprio lavoro, di loro stessi. Ma anche se i due hanno ritrovato il linguaggio comune e ripristinato l’equilibrio del passato, non accenna a scomparire, in questo tempo rarefatto, una strana luce che offusca i loro sguardi. Un riverbero che nessuno dei due ha mai colto prima negli occhi dell’altro. Il Secondo continua a invitarlo a uscire, ma l’altro gli rimanda la paura di varcare il confine di rami per terra. Forse, quei momenti in cui bastava un semplice cenno del capo per iniziare chissà quali avventure sono terminati.  Forse, quel respiro comune che hanno condiviso dopo una corsa in montagna ha ceduto il passo a un sospetto che li fa essere guardinghi tra loro come non lo sono mai stati. Si avverte un mistero pericoloso tra i due che  in un modo o nell’altro dovrà essere rivelato. Spetterà al minore, farsi comandante del macabro “svelamento”. Sarà lui che, con astuzia, continuerà a stanare l’altro fratello dal buio della sua vergogna. Lui che lo costringerà a prendere coscienza del fratricidio che ha da poco compiuto. E saranno tanti gli interrogativi che prenderanno  corpo nei ricordi del maggiore. Perché non ha saputo cogliere dal rifiuto dei doni presentati al loro Dio un prezioso insegnamento, perché ne ha distorto le parole d’amore abbattendo la sua ira sul fratello minore, come ha potuto trasformare quella tana segreta, che da piccoli aveva sancito un’alleanza di vita, in una camera di morte?

I due uomini si dirigono lentamente verso quella separazione che ha cambiato per sempre la vita di entrambi, in quella giornata di odio, in quella giornata d’amore.

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

30 – 31 Maggio: FEDERICO II ME

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Di Domenico Loddo
Con Alessio Praticò, Silvana Luppino, Stefano Cutrupi, Elvira Ghirlanda
Regia: Christian Maria Parisi
Produzione: Teatro Primo

Federico II MeLe parole annientano le cose. Nel momento stesso in cui un oggetto, un uomo, un fatto o una riflessione entrano nei meccanismi di un racconto, questi perdono la valenza del reale e assumono i connotati della fabula. Una vita narrata deve sottostare ai codici dell’intreccio, subendo l’onta della struttura che esige analessi e prolessi, di modo che la storia che si svolge sotto i nostri occhi sia un continuo gioco di anticipazioni e regressioni, per arrivare al climax stimolando fino al parossismo la suspense. Cioè, in definitiva, un po’ come accade con i preliminari prima del coito.

Questo “Federico II me” non si sottrae dunque alla logica di “situazione iniziale/rottura dell’equilibrio/evoluzione della vicenda/ristabilimento dell’equilibrio/situazione finale”, ma la complica per quanto può, portandola alle estreme conseguenze. La biografia di Federico II è continuamente tradita dalle stesse parole che cercano di raccontarlo. Avviene una cruenta autopsia della sua memoria storica, come se l’appuntamento con il presente narrante gli fosse stato dato sul freddo tavolo di un obitorio, al cospetto di un bisturi implacabile, e non su una scena che lo mitizzi come merita. Ma alla luce di questo, il tradimento operato nei confronti della sua esistenza lo porta al di là della finzione scenica, rendendolo reale proprio in virtù di questa sua assenza.

Renè Magritte dipinse una bellissima pipa, scrivendoci sopra che quella non era una pipa, perché in effetti quella era solo la rappresentazione di una pipa. Una pipa si tocca, si accende, si aspira, in un cerimoniale che poi t’invade le narici del suo umore fumante.

Il nostro Federico II non è Federico II, ma proprio perché c’è questa consapevolezza che non lo sia, lo diventa. Nella nostra drammaturgia ne possiamo disporne a piacimento, e quello che alla fine appare evocato dalle nostre parole non è più il simulacro di Federico II se stesso, ma la presenza tangibile e inequivocabile di Federico II noi.

Domenico Loddo

Inizio spettacolo: Sabato ore 21:00 , Domenica ore 18:15
Consigliata la prenotazione: 347 6973297 – 327 6169903

Orari spettacoli: Sabato ore 21:00 e Domenica ore 18:15


La Stagione Teatrale 2014/2015 è completamente autofinanziata.
Si ringraziano tutti gli artisti e le compagnie per la partecipazione.