PRIMO TU ( l’uno, l’altra e il chicchessia )

– Dunque… correva l’anno…
– Dove?
– Cosa dove?
– Dico, dove correva?
– Chi?
– L’anno?
– L’anno cosa?
– Correva.
– Dove?
– Cosa dove?
– Ok, ok… Diciamo che l’anno era il 2007 ed era fermo.
– Non correva?
– No!
Come mai?
– Si era rotto il femore. Sai, l’età…
– Eh, brutta cosa la vecchiaia.
– Perché?
– Perché dura poco…
– Va bene. Posso tornare alla mia storia?
– Eravamo fermi al 2007.
– Si. Il tempo era quello. E lo spazio era il sud, cosa che presuppone molti purtroppo e tanti per fortuna.
– Vale a dire?
– Per fortuna qui c’è sempre il sole, il mare, l’estate tutto l’anno, l’ospitalità, i sorrisi… ma purtroppo qui non c’è mai giustizia, fortuna, onestà, lavoro…
– E dunque?
– E dunque è proprio in quel confine sconfinato e scombinato che era quel sud suddissimo del 2007 che inizia veramente questa storia.
– Con cosa?
– No. Non con cosa, ma con chi. Due giovani, che si incontrano come di solito si incontrano i giovani.
– Vale a dire?
– Di notte, forse alla festa di qualcuno che non li aveva nemmeno invitati… Ma questo non è importante. E’ importante sapere che quei due giovani avevano un amore in comune.
– Ah, facevano le cose a tre?
Imbecille! L’amore in comune era il Teatro. Silvana Luppino veniva dall’Accademia d’Arte Drammatica. Christian Maria Parisi dall’Accademia d’Arte Goliardica.
– Esiste davvero una Accademia d’Arte Goliardica?
– Certo! Come lo yeti, il karma e le donne!! Insomma, parola dopo parola, andirivieni dopo andirivai, decidono di cominciare a fare sul serio… Organizzano dei corsi di recitazione in giro per la provincia..scuole elementari e medie, associazioni che prestano le loro sedi…si dimenano tra i ragazzi e per i ragazzi insomma una come attrice, l’altro, il goliardico, come regista. Finalmente decidono che è ora di portare in scena qualcosa di loro…per il pubblico vero insomma…scelgono un testo mai rappresentato prima di Enzo Consoli, “L’altra metà della mela”, debuttano in prima nazionale quando già l’attore, drammaturgo e doppiatore catanese era passato a miglior vita…
– Eh, non c’è peggior morte del passare a miglior vita… Scusa. Continua pure…
– Quella prima esperienza fu un piccolo successo, tanto da essere citata nel libro “Il teatro di Enzo Consoli”. Ma dopo tanto girovagare per aule, stanze, piazze e abitacoli, i due decisero di smetterla col nomadismo artistico per mettere su in pianta stabile un vero e proprio teatro. Scelsero una vecchia fabbrica…un capannone dismesso di un quartiere dismesso della città di Reggio Calabria, dismessa a sua volta. Come dire: stare a sud del sud stesso, per fare cultura in una terra che è culDura. Della serie che al confronto andare su Marte sembrava una passeggiata “goliardica” tra amici. Però loro due ci riescono. Si battezzano Teatro Primo, perché non sono una realtà artistica da centro storico, ma un primo spazio di frontiera, dedicando il nome alla memoria di Natale Parisi, nonno mai conosciuto e per questo mai dimenticato. Una esperienza dura ma che li premierà. Fanno corsi, imbastiscono spettacoli, reading, concerti, diventano un polo magnetico per chi, per fortuna, con ostinazione non si arrende ai purtroppo. E poi, folli tra i folli, si trasferiscono ancora, nella provincia della provincia, da Reggio a Villa San Giovanni. Il Teatro Primo qui viene materialmente modellato dal maestro d’arte e scenografo Aldo Zucco, fino a prendere le sembianze di una piccola perla incastonata nello Stretto di Messina.. 70 posti a sedere, foyer delizioso con annesso piccolo angolo wine bar. Si comincia a catalizzare l’interesse di un pubblico che, sempre più numeroso, riempie le sue poltrone rosse stagione teatrale dopo stagione teatrale, diventando un punto di riferimento nell’intera provincia con la qualità degli spettacoli prodotti e di quelli ospitati.
Questa nuova sede è uno spazio libero e autogestito dove si susseguono laboratori di dizione e recitazione, saggi e stage di danza, concerti, proiezioni di film, presentazione di libri, applausi, condivisioni, resistenze, risate…
C’è la vita vera che si fa finzione e poi viene restituita alla vita vera. Sembra una cosa poetica, ma in realtà lo è. Teatro Primo diventa sinonimo di aggregazione reale. Le produzioni teatrali cominciano a decollare e le repliche ed i consensi si moltiplicano. Produzioni che valorizzano il territorio pensate e realizzate coinvolgendo artisti del posto e non che hanno scritto, scenografato, illuminato e recitato in ogni piéce, dando vita a spettacoli come “Traditi”, “Anna Cappelli”, “Inganni”, “Federico II me” e molti altri ancora, considerando tra i “molti altro ancora” soprattutto “Pari & Dis-pari”, era il 2011 lo spettacolo era sul tema del lavoro, una coproduzione realizzata addirittura col Theatre dell’ Opprimèe di Parigi. rappresentata all’interno della Biennale Democrazia, dopo aver vinto un bando della Regione Piemonte patrocinato dall’allora Presidente della repubblica… ma… ti sei addormentato?
– Co… come? Io? Ma no, certo che no. Ho capito tutto: era il 2007, che non correva perché era fermo a causa del femore, poi c’era il sud reggino, poi andato ancora più a sud, destinazione Villa, provincia della provincia, Christian Maria Parisi che dirige, sempre, Silvana Luppino che recita, sempre, Teatro Primo, lo chiameremo Teatro Primo, sempre, e ne faremo un vanto…
– Dora in Avanti ascoltami bene…
– D’accordo…
– DORA in Avanti è il loro ultimo lavoro, un monologo patafisico sulla storia di una certa Dora… scritto tutto d’un fiato dall’illustratore e autore Domenico Loddo il più conosciuto tra gli scrittori sconosciuti, uno che si supera sempre arrivando sempre secondo….uno come loro insomma e Silvana recita e Christian fa la regia…il copione non cambia o meglio cambia senza cambiare…insomma questo testo lo stanno tutt’ora rappresentando in giro per l’Italia…Roma, Torino, Civitavecchia, Messina se ti capita ti consiglio di vederlo…questo testo è un gioco. Un gioco serio, però. Come la vita vera. Dentro ci sono parole che si muovono in cerchi concentrici, con l’intento di creare un gorgo emotivo…pensa il titolo completo è Dora in Avanti (o della cerchiatura del quadrato)
E’ un po’ come ciò che ci insegna questa strana storia del Teatro Primo e dei loro due fondatori…
– Che non dobbiamo accontentarci di quello che siamo…
– Bravo…Chi nasce tondo deve cercare di morire quadrato….
– Storia finita…
– Quindi ora non ci resta che cercare la via d’uscita..?
– L’unica via d’uscita…caro mio E’ DENTRO!!

Il noto Trimestrale di Teatro e Spettacolo HYSTRIO, all’interno del dossier “Teatri e Periferia” (1/ 2019) ha raccontato così il Teatro Primo “…un piccolo grande teatro che ospita propri spettacoli, ma anche produzioni regionali e nazionali e laboratori, aprendo una finestra sul contemporaneo.”

Consolidata realtà nel panorama artistico locale e nazionale, quello di via delle Filande 29 di Villa San Giovanni (RC) è uno spazio accogliente che risponde a una richiesta formativa e culturale sempre più variegata, per generi e fasce d’età.

L’Associazione Culturale ‘Teatro Primo Natale Parisi‘ si costituisce nell’ottobre 2008, ricavando il proprio spazio artistico all’interno di una vecchia fabbrica della periferia reggina trasformata ed adattata in Sala Teatrale denominata ‘Teatro Primo‘, sede principale di tutte le attività artistiche dell’Associazione. A marzo 2013 trasferisce la sede a Villa San Giovanni e con la supervisione artistica dello scenografo Aldo Zucco realizza ed allestisce il nuovo spazio teatrale.

Fondatori dell’associazione: l’attrice Silvana Luppino e il regista Christian Maria Parisi.

La programmazione degli eventi, dei laboratori e di tutte le altre attività mira principalmente alla valorizzazione della cultura teatrale attraverso la proposta di spettacoli teatrali e musicali e dell’Arte in genere. Il progetto artistico, culturale e sociale di Teatro Primo ha come obiettivo finale lo sviluppo di un polo di produzione e di promozione volto alla crescita di uno spazio multifunzionale e libero, un luogo in grado di creare una relazione culturale profonda col territorio. Teatro Primo è costantemente impegnato nell’interazione culturale locale e ‘non’, attraverso l’organizzazione – curata direttamente dallo staff interno – di innumerevoli manifestazioni ed eventi di diverse tipologie ed ospita nella propria sede oltre ai suoi spettacoli e ai suoi laboratori di dizione e recitazione, saggi e stage di danza e di vario tipo, concorsi ed esibizioni canore, corsi di formazione, prove ed allestimenti (prosa e lirica), spot pubblicitari, proiezione di audiovisivi, concerti e performance musicali live, etc.. Teatro Primo si avvale della collaborazione di figure qualificate e di insegnanti specializzati per la cura e la gestione dei propri Corsi e Laboratori e per la realizzazione delle proprie produzioni e collabora attivamente con Autori, Scenografi, Musicisti, Tecnici, Performer, Compagnie ed altre Associazioni presenti sul territorio regionale e nazionale.

Il Teatro Primo oggi ospita 64 posti a sedere e dal 2014 al 2020 ha dato vita a 7 Stagioni Teatrali consecutive autofinanziate, ospitando compagnie professionistiche provenienti da tutto il territorio nazionale.

Oltre 160 rappresentazioni teatrali, oltre 30 concerti live di artisti nazionali ed internazionali, ed altri eventi culturali. Ecco, quindi, che, stagione dopo stagione, il teatro ha visto alternarsi, sul suo palcoscenico, prosa classica e nuova drammaturgia, intensi drammi e commedie brillanti, teatro dell’assurdo e comicità; una policromia artistica rara che non ha risparmiato nemmeno eventi speciali, che hanno sempre arricchito di arte e cultura il nostro territorio. Scelte artistiche nel segno della qualità, grande drammaturgia, e prime nazionali d’eccezione, proposte, momenti artistici e culturali capaci di armonizzare i gusti di un vasto pubblico e le aspettative del nostro territorio. Nel 2018 in vista del del 10° Anniversario dell’Associazione si è deciso di rimpinguare notevolmente l’offerta fuori/cartellone di Musica dal vivo e di spettacoli per piccoli e per le famiglie.